Industria 3° trimestre 2012

Rallenta la caduta: -4,9% rispetto al 2011

Nel terzo trimestre 2012, sulla base dell’indagine VenetoCongiuntura, la produzione industriale ha registrato un calo del -4,9 per cento rispetto allo stesso periodo del 2011. Anche nel confronto con il trimestre precedente, i livelli produttivi hanno confermato il rallentamento del ciclo economico in atto, segnando una variazione congiunturale destagionalizzata del -1,1 per cento.
Sotto il profilo dimensionale il calo della produzione continua ad interessare in modo più marcato le microimprese (2-9 addetti) che registrano una contrazione del -7 per cento. A seguire, le piccole (10-49 addetti) e le medie imprese (50-249 addetti) presentano una flessione rispettivamente del -5,1 e –4,1 per cento. Anche la performance delle grandi imprese (250 addetti e più) si riconferma negativa, seppur con una variazione più contenuta pari a -3,6 per cento.
Prosegue la dinamica negativa soprattutto della produzione di beni intermedi (-5,8%). Meno marcata, ma pur sempre sfavorevole, la performance delle imprese che realizzano beni strumentali e beni di consumo che hanno riportato valori rispettivamente pari a -4,8 e -3,9 per cento.
Tutti i settori hanno registrato una variazione negativa con diminuzioni più marcate per i comparti del marmo, vetro, ceramica (-7%), legno e mobile (-6,9%), mezzi di trasporto (-6,6%), metalli e prodotti in metallo (-6,3%) e del tessile (-5,2%). L’unico settore che ha segnato una contrazione meno marcata è quello dell’alimentare (-0,4%).
Migliorano, pur rimanendo negative, le aspettative degli imprenditori per i prossimi tre mesi. Il saldo delle risposte tra chi prevede un aumento e chi una diminuzione della produzione risale a -29,6 punti percentuali ma anche i saldi relativi a fatturato e ordini esteri guadagnano fino ad attestarsi rispettivamente a -28,8 e -12,3 punti percentuali, con un recupero medio di 6-7 p.p. rispetto a quanto rilevato il trimestre precedente. In miglioramento anche le attese sull’andamento degli ordini interni, dove il saldo delle risposte è risultato pari a -35,7 punti percentuali (era -40 p.p. nel trimestre precedente). Gli imprenditori si dichiarano tuttavia ancora scettici sul recupero dei livelli occupazionali, dove il saldo peggiora di 1,6 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.